Press > Risk management

Le 5 fasi di un processo di risk management

Le 5 fasi di un processo di risk management

    Con questo articolo andremo attraverso il Processo di risk management e nello specifico capiremo quali sono le 5 fondamentali fasi di un processo di risk management.

    «Nemmeno Dio potrebbe fare affondare questa nave»
    Bernard Hill nei panni del Capitano Edward John Smith in Titanic, 20th Century Fox/Paramount, 1997

    Il Titanic è il simbolo di ciò che, con un po’ di attenzione e previdenza, si sarebbe potuto evitare.

    Attenzione e Previdenza oggi sono due elementi del processo di risk management.

    Ma quali sono tutte le fasi di un Processo di risk management?

    esempio processo di risk management

    Eccole tutte:

    1° fase del processo di risk management: Individuare 2 valori di rischio.

    I due valori di rischio sono uno oggettivo, Risk Capacity e l’altro soggettivo, Risk Appetite.

    Che cos’è la Risk Capacity?

    È a cifra oltre la quale l’impresa rischia il default (l'incapacità patrimoniale di un debitore di soddisfare le proprie obbligazioni - Fallimento) e si può ricavare analizzando il bilancio.

    Che cos’è il Risk Appetite?

    È la propensione al rischio della proprietà o degli amministratori dell’impresa e si individua studiando cosa viene considerato catastrofico in termini di perdita di margine, o di liquidità o di altri asset intangibili (reputazione, etica, etc.).

    2° fase del processo di risk management: identificare tutti i pericoli.

    • Rischi di Business e Finanziari
    • Rischi Legali

    • Rischi Operativi

    • Rischi Assicurativi

    La mappatura dei rischi aziendali è una fase molto importante nel processo di risk management ed allo stesso tempo tanto delicata, in quanto non è facile individuare la totalità dei rischi presenti.

    Elenchiamone alcuni:

    • dai classici sisma, alluvione, incendio e furto,
    • a quelli più operativi come la perdita di macchinari o fornitori strategici,
    • le varie responsabilità civili, penali e amministrative,
    • passando per i cyber-risk, insolvenza clienti, alle variazioni dei tassi di cambio.

    3° fase del processo di risk management: misurazione dei rischi aziendali.

    La formula per calcolare il rischio è sempre la stessa:

    probabilità di accadimento  x  l’impatto che può avere sull’impresa.

    Non esiste una funzione matematica magica, quello che conta è trovare un algoritmo coerente in modo da confrontare i rischi diversi e capire quali sono i rischi oggettivamente più pericolosi per il proprio business.

    Però mi sento di suggerire anche di non affidarsi troppo alla probabilità, poiché è inconoscibile (soprattutto se parliamo di casi singoli, aziende giovani e di dimensioni contenute)!

    4° fase del processo di risk management: gestione del rischio.

    Fatta la diagnosi adesso bisogna trovare la cura!

    Gestire i rischi significa trovare soluzioni per eliminarli, ridurli, trasferirli a terzi o accettarli.

    • Eliminare un rischio è quasi impossibile, a meno che non si ridisegni l’intero processo aziendale.
    • Ridurre un rischio significa diminuire sia la probabilità di accadimento (prevenzione) sia l’impatto che può avere (protezione)
      Entrambe le attività hanno costi e tempi di implementazione notevoli, d’altra parte sono attività fondamentali.
    • Trasferire un rischio significa siglare dei contratti (con clienti, dipendenti, o fornitori) in cui si limitano o definiscono le responsabilità aziendali. Altro modo di trasferire il rischio a terzi è quello di stipulare delle polizze assicurative mirate.
    • Ritenere un rischio: ultimo e molto importante, convivere con l’idea che il rischio fa parte della natura aziendale e come tale va accettato, però sapendo dov’è e quanto può impattare.

    Ci sarebbe da parlare a lungo sulla gestione dei rischi aziendali, se vuoi approfondire ti rimando ad un altro articolo: gestire i rischi aziendali ora invece passiamo alla 5 ed ultima fase del nostro processo di risk management:

    5° fase del processo di risk management: controllo costante dei processi ed eventuale rimodulazione in base alle variazioni.

     

    In conclusione:

    Il risk management è un processo continuo,
    come la sicurezza, la qualità, la lean production e quindi va monitorato e migliorato costantemente.

    Tutto quello che abbiamo raccontato in questa guida se fatto una tantum e non manutenuto continuamente... serve a poco.

    Questi 5 passi sono facili da comprendere ma molto difficili da mettere in pratica, anche perché le competenze richieste sono molteplici e spaziano su molti ambiti (matematica, statistica, ingegneria, finanza, economia e anche psicologia!).

    La soluzione a chi vuole implementare un piano di gestione del rischio per la propria azienda?

    EXSAFE ha sviluppato un software, Exsafe Platform che consente di applicare il risk management a qualsiasi impresa che faccia produzione o commercializzazione, indipendentemente dal tipo di attività o dalle dimensioni anche per Responsabili e Addetti NON esperti.

Scarica l'articolo in formato PDF


Lo Staff EXSAFE Platform

Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy.
Non tracciamo indirizzi IP completi ma parziali con il solo scopo di monitorare le aree geografiche generiche senza entrare nel dettaglio.
Puoi acconsentire all'utilizzo di tali tecnologie chiudendo questa informativa.

Scopri di più